Nel 332 a.c. Alessandro Magno pose sotto il proprio controllo le regioni della Fenicia, della Siria e dell’Egitto, prima di estendere il proprio dominio verso l’est, destinazione Iran ed India. In un anno tre territori, dunque, entrarono a far parte di uno dei più importanti imperi della storia e si sa … la storia è un qualcosa che si ripete. Oggi, a distanza di secoli, quella stessa espansione, anche se in “territori” diversi, si sta riproponendo, ma non sotto forma di impero quanto di un triumvirato allargato. L’evoluzione del fenomeno Delirium, ormai, viaggia spedito attraverso l’Europa. Finlandia, Irlanda e Svizzera, in questo inizio di 2020, hanno visto sempre lasciare un segno da parte della compagine italiana. E che segno! A Fiorentino e Pongolini, infatti, nel novero dei trecentisti internazionali, si è aggiunto Tommaso Radi, che ha chiuso il torneo in seconda posizione, alle spalle del compagno bimane che, per la terza volta consecutiva, ha posto il proprio sigillo sul titolo. La carovana azzurra, complice anche il favore di un torneo, sotto il profilo logistico, alla portata, si è presentata abbastanza numerosa, con 16 rappresentanti sui 109 partecipanti a caccia del pass per la finale, centrata da Del Carmine, Cella e Reviglio oltre che da Magri e Cusumano (attraverso il desperado). Alla resa dei conti, però, solo il primo e l’ultimo di questi sono riusciti a mantenersi nella scia dei compagni, nel corso di un format articolato in tre step di finale. Se come diceva il grande Antonio De Curtis, in arte Totò, che è la somma a fare il totale … magari siamo sulla strada giusta per estendere i nostri colori oltre i confini nazionali. L’Italia c’è e oggi, a differenza del passato, fa paura! Proprio come le armate di Alessandro Magno …