Descritta come apoteosi della danza da Richard Wagner, nel dicembre del 1813, a Vienna, per la prima volta, fu eseguita la settima sinfonia di Beethoven, all’incirca una trentina d’anni prima che Michele Novaro musicasse il testo scritto da Goffredo Mameli, che poi venne assunto come inno nazionale del nostro paese. Un inno che è riecheggiato più volte, in occasione dell’ultimo campionato europeo seniores, disputato proprio a Vienna, sulla fine del mese di Gennaio, e che ha chiuso, per il momento, un trittico internazionale che ha proiettato l’Italia al vertice delle classifiche. Dopo i risultati maturati nelle prime due tappe del tour europeo, coi giovani in primo piano, gli azzurri seniores hanno letteralmente dominato la scena, portando a casa ben 7 medaglie e chiudendo al primo posto la speciale classifica del medagliere davanti a Germania (6) e Finlandia (5). Tre medaglie d’oro; Una d’argento; Tre di bronzo per gli otto azzurri con Marco Reviglio ed Helga Di Benedetto ancora una volta protagonisti. Ad aprire le danze, cronologicamente, ci hanno pensato Reviglio e Marsero che, dopo aver chiuso al terzo posto le qualificazioni, si sono imposti prima sugli olandesi (442-408) e poi sui francesi (414-344) in un match senza storia. Lo stesso duo, in accoppiata con Martino e Petracca, ha provato il bis nella specialità squadra, arrivando a sfiorare la finalissima col Belgio che, come noi, ha dovuto pagare pegno al team teutonico. Il mancino, in forza ai Cobra Milano, mai domo e mai sazio di vittorie, ha continuato a macinare birilli anche nella specialità singolo, che lo ha visto chiudere al terzo posto, dopo la sconfitta, di misura, ancora una volta per mano della Germania (Frank Oing: 196-188). Il singolo, come specialità, ha visto protagonista, però, anche le donne. Fuori dalla zona medaglie nel doppio e nella squadra, Helga Di Benedetto si è rifatta alla grande, chiudendo seconda le qualificazioni e battendo in semifinale l’inglese Kim Oakley 206-192 ed in finale la maltese Sue Abela 203-188. Le ottime prestazioni individuali, inoltre, sono valse l’oro per Reviglio (1.374 – 1.372 – 1.392) e l’argento per la Di Benedetto (1.212 – 1.179 – 1.290) nella speciale classifica all’event ed un ruolo di super favoriti per il master, dove, tuttavia, il primo è stato eliminato ai quarti (2-1 contro il maltese Mark Spiteri), mentre la siciliana si è dovuta arrendere, in semifinale, alla finlandese Tuula Tamminen, vincente con un secco ed autoritario 2-0.